sabato 22 settembre 2012

LA BIRRA TRAPPISTA

La birra trappista è un tipo di birra prodotta dai monaci trappisti o sotto il loro diretto controllo. I trappisti prendono il nome dal monastero cistercense di La Trappe, in Francia ed erano solo uno fra i tanti ordini monastici a produrre birra per finanziare il proprio sostentamento. In seguito alla Rivoluzione francese e alle Guerre mondiali, numerosi monasteri andarono distrutti. Nonostante ciò, la popolarità delle birre trappiste continuò a crescere, tanto che numerose birrerie non autorizzate ne avviarono la produzione, obbligando i monaci a prendere provvedimenti e a far nascere l'Associazione Trappista Internazionale (ITA). Dei 171 monasteri trappisti nel mondo, solo sette producono birra - sei in Belgio (abbazia d'Achel, abbazia di Rochefort, abbazia di Scourmont, abbazia di Orval, abbazia di Westmalle, abbazia di Chimay) ed uno in Olanda (abbazia di Koningshoeven); solo queste sette abbazie possono vantare il titolo di trappista e sono autorizzate ad etichettare le loro birre con il marchio Authentic Trappist Product - Autentico Prodotto Trappista - che indica l'osservanza di tre requisiti stabiliti dall' ITA: 
1. La birra deve essere prodotta all'interno di un'abbazia trappista. 
2. L'intero processo produttivo deve svolgersi sotto il controllo diretto della comunità monastica. 
3. I ricavi delle vendite devono essere utilizzati dall'Ordine per perseguire atti caritatevoli. 
 Le birre trappiste sono prodotte con ingredienti semplici e genuini, a testimonianza dello stretto legame con la terra. Sono prevalentemente non filtrate né pastorizzate, e per questo contengono lieviti vitali e proseguono nella loro maturazione anche dopo l'imbottigliamento. Queste birre migliorano sempre più con l'invecchiamento e, a detta di molti, sono fra le migliori del mondo. Le birre trappiste sono: 
- Trappiste de Rochefort 
- Abbaye de Saint Remy Trappiste de Chimay 
- Scourmount Abbaye Achel - St. Benedictus Abbaye Orval 
- Abbaye Notre-Dame de Orval Westmalle 
- Abbaye de Notre Dame de la Trappe du Sacre Coeur Westvleteren 
- Abbaye de Notre-Dame de Saint Sixtus La Trappe 
- Abbaye de O.L.V. van Koningshoeven
La magia trappista 
 In quel piccolo paradiso che è il Belgio, in sei abbazie, quasi tra la storia e leggenda, si producono le inestimabili birre trappiste, più un'opera d'arte che una semplice birra. Si utilizza spesso il termine trappista in modo inappropriato e vale la pena fare chiarezza perche' il significato è ben preciso e le birre che se ne fregiano hanno una storia ed un prestigio che non si puo' trascurare. Storicamente l'Ordine dei Cistercensi della Stretta Osservanza nasce in Normandia nel 1664, nel monastero di Notre Dame de La Trappe, da cui il nome con cui i frati dell'ordine sono comunemente chiamati. Sin dall'origine i trappisti dedicano, per regola monastica, la maggior parte della loro giornata, oltre che ovviamente alla preghiera, a produzioni artigianali, come formaggi, cioccolata, vino e lavorazioni di erbe aromatiche di un livello qualitativo unico ma tra di esse ne spicca sicuramente una: la birra. La regola è tanto semplice quanto ferrea: per potersi chiamare trappista una birra deve seguire tre parametri: primo essere prodotta dentro le mura di un'abbazia dell'ordine, secondo da parte dei monaci e sotto il loro diretto controllo ed infine i guadagni devono essere diretti al sostegno della comunità monastica o a fini di assistenza sociale e beneficenza e non al profitto finanziario. Sono dunque escluse ad esempio le birre prodotte dentro le abbazie sì, ma da laici, o quelle prodotte su licenza fuori dai monasteri. Sono solamente sette le birre che rispondono a questi requisiti e che possono dunque fregiarsi del preziosissimo marchio "Autenthic Trappist Product": Chimay, Orval, Westvleteren, Westmalle, Rochefort, Achel e La Trappe. Queste sette antichissime e meravigliose abbazie, quasi tutte in Belgio tranne l'ultima che si trova in Olanda, sono le uniche di più di 170 sparse per il mondo appartenenti all'ordine trappista, che possono etichettare i loro prodotti con il celeberrimo marchio esagonale, che ha valore legale e serve a dare precise garanzie al consumatore sulla provenienza del prodotto e sulla sua fabbricazione. Riguardo al rigore con cui viene concesso il logo è accaduto ad esempio che al monastero olandese di De Koningshoeven che produce La Trappe , fosse revocata l'autorizzazione all'utilizzo del marchio dal 1999 all'ottobre 2005, a causa di un accordo commerciale con un grande gruppo industriale, violando tale condotta la regola della destinazione dei proventi della vendita delle birre ai soli fini del sostentamento dei monaci. La denominazione Authentic trappist product designa assolutamente solo un prodotto fabbricato nei monasteri cistercensi sotto la responsabilità dei monaci e senza alcun fine di lucro. Giusto poche settimane fa, si è svolta una storica votazione interna tra i monaci delle sette abbazie, che dovevano decidere se aumentare o meno la produzione, sotto le pressanti richieste del mercato internazionale. La coerenza di questa "democrazia in tonaca" e l'unanime risposta di chi ha dedicato la propria vita al motto ora et labora è stata no. Assolutamente no. E pazienza per i guadagni, pur ingenti. La regola parla chiaro e dice che non è certo per profitto che si lavora dentro le abbazie, ma è per i poveri e per chi ne ha bisogno, oltre che per i frati stessi; e l'antica strada non può essere abbandonata così facilmente, sedotti dal bagliore di quel futuro di ricchezza che il mercato della vasta produzione è pronto a promettere, in cambio di più bottiglie dei Trappisti. Ma è da sempre che si produce tanta birra, quanta ne serve affinchè attraverso la sua vendita possano essere soddisfatti i bisogni primari di chi vive nel monastero e di coloro che ad esso si appoggiano per mancanza di mezzi: né più né meno. Ora dunque quelle poche birre sembrano diventare ancor più preziose per questa prova suprema che i frati hanno voluto dare della passione incorruttibile con cui le producono. Rispettando la regola aurea per cui queste ricette lasciate in eredità da un abate all'altro, rimangono gelosamente sigillate all'interno delle mura medievali dei monasteri, quasi avvolte da un'aura magica che rende queste potiones del tutto speciali rispetto alle altre.

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