domenica 19 gennaio 2014

leikeim steinbier original


Fondata nel 1887, la birreria bavarese Leikeim ha mantenuto una produzione tradizionale: la Steinbier Original. Come il nome suggerisce, nella produzione vengono utilizzate le pietre che, gettate roventi nella birra in fermentazione, fanno caramellare lo zucchero e le conferiscono un gusto unico



Fondata nel 1887 dal locandiere Johann Leikeim, la birreria Leikeim ha sede nel comune di Altenkunstadt nel land della Baviera in Germania. Da allora molte cose sono cambiate, ma due cose sono rimaste sempre le stesse: la passione per la produzione della buona birra e la proprietà, giunta alla quinta generazione.

Oggi è Dieter Leikeim, insieme alla figlia, a dirigere la fabbrica di birra e fa della propria passione per la buona birra una sfida sostenuta da un profondo impegno. Dal 1992, tutte le birre sono imbottigliate esclusivamente in bottiglie con il tappo meccanico che regalano un caratteristico suono invitante al momento dell'apertura.

Tra le birre prodotte, spicca la Steinbier Original. è prodotta con un particolare metodo antico che prevede l'utilizzo di pietre roventi gettate nel mosto che fanno caramellare lo zucchero sulla rocce che vengono poi rimesse nella birra in fase di fermentazione.

La tecnica consiste nell'immergere pietre riscaldate a milleduecento gradi su un rogo di legno di faggio (da qui le note dolci e affumicate che caratterizzano questo tipo di birra) nell'infuso di malto fino a farlo bollire. Poiché il calore rilasciato da ogni pietra è relativamente basso, ne occorrono un gran numero che, a contatto con il malto, ne caramellano lo zucchero, lasciando quindi anche un gusto affumicato.

Tra gli ingredienti troviamo anche il malto di frumento. è quindi una birra che nasce dal fuoco e dalla pietra secondo un ancestrale procedimento usato in Carinzia. Al naso l'impatto è importante, tra un susseguirsi di aromi fragranti e invitanti. Il fruttato è maturo con note di frutta candita e frutta secca (nocciola); il malto è ben presente, arricchito da sfumature calde di caramello e una delicata affumicatura. Complessità che si ritrova in bocca, bilanciata dall'amaro del luppolo e arricchita da una piacevole freschezza. Schiuma fine e compatta, aderente e persistente. L'aspetto è chiaro poiché la birra non è filtrata. Il colore è ambra abbastanza carico con dei riflessi aranciati. La sua elevata intensità olfattiva e la sua attraente finezza sprigionano un ventaglio di profumi che ne delineano da subito il suo carattere speciale. Di corpo rotondo e di frizzantezza media, in bocca è di corpo pieno e rotondo. La sua delicata freschezza è bilanciata da un amaro presente. Dopo la bevuta, tutti gli aromi sentiti al naso si ripresentano offrendo un'articolata ricchezza che persiste abbastanza a lungo. 

domenica 12 gennaio 2014

TONGERLO BLONDE


La mano esperta dei monaci rende la Tongerlo Blonde una vera specialità. Al naso la sua complessità aromatica si rivela sprigionando un susseguirsi di sensazioni che vanno dalla frutta matura al delicato erbaceo. In bocca il gioco di spezie è presente, predomina la liquirizia, con un amaro delicato

L'abbazia di Tongerlo ha prodotto birra dal XII secolo fino alla Prima Guerra Mondiale. Nel 1989 l'abbazia ha accordato alla Birreria Haacht la possibilità di produrre di nuovo le birre d'abbazia Tongerlo. Oggi i Norbertini sono ancora coinvolti nella produzione: grazie all'interazione tra le tecniche moderne e l'uso rispettoso delle tradizioni secolari, la Birreria Haacht aiuta i monaci di Tongerlo a conservare questa cultura. 

L'abbazia è stata fondata in onore della Beata Vergine, da parte di Giselbert Castelré, e appartiene all'ordine premonstratense (o Norbertino), fondato da San Norberto nel XII secolo presso l'abbazia francese di Prémontrée. Si trova Westerloo, nella provincia di Anversa e i primi monaci furono inviati dall'Abbazia San Michele di Anversa. 

Fondata nel 1133 (l'atto di fondazione riporta in calce anche la firma di S. Bernardo di Chiaravalle e quella di da Waltman, primo abate di Anversa) l'abbazia di Tongerlo, che segue ancora oggi la Regola di S. Agostino, diviene nei secoli un importante centro religioso e culturale. Le birre di 'Abbazia” sono ad alta fermentazione che molto spesso subiscono una seconda, a volte una terza, fermentazione. 

Sono birre quindi con una connotazione religiosa. Infatti, sono nate all'interno dei monasteri, ma oggi vengono prodotte anche su licenza da aziende private come la Haacht, su ricette clericali autentiche. 
Generalmente sono birre alcoliche, strutturate e corpose, ricche di profumi e con un gusto complesso, con variazioni cromatiche che vanno dal giallo al rosso scuro 'tonaca di frate”. Sono maltate, fruttate e pastose. 

La benedizione dei monaci rende la Tongerlo Blonde una vera specialità. Al naso la sua complessità aromatica si rivela sprigionando un susseguirsi di sensazioni che vanno dalla frutta matura al delicato erbaceo, passando per nette sfumature speziate (chiodo di garofano, pepe e liquirizia) per terminare con leggerissime note affumicate e di miele. In bocca il gioco di spezie è ben presente dove la predominanza della liquirizia lascia spazio un amaro delicatissimo che si avverte sul lungo finale. 


domenica 5 gennaio 2014

CORSENDONK AGNUS TRIPLE ALE

Corsendonk Agnus 33cl
La Corsendonk Agnus è una triple d'abbazia caratterizzata da un aroma di frutta misto alle note di spezie data dal lievito. Al palato ha un corpo robusto ed intenso. Il forte grado alcolico si sente al primo sorso e decade nel finale abbastanza amaro lasciando un piacevole finale persistente. Bottiglia Serigrafata.
è una birra d'abbazia prodotta fino al 1953 dalla famiglia Keersmaekers. Ora viene realizzata, con le ricette originali, dalla Brasserie Du Bocq che ne conserva tutt'ora le tradizioni. Una piccola curiosità: la birra Corsendonk Pater originalmente si chiamava Pater Noster e la Corsendonk Agnus si chiamava Agnus Dei.

Birra bionda tripla rifermentata direttamente in bottiglia dal colore giallo dorato, caratterizzata da una schiuma fine e persistente. Gusto asciutto ed aroma molto complesso di frutta e lieviti. Il corpo risulta pieno e robusto è condizionato inizialmente dal grado alcolico, ma diviene amabile nel finale. Si consiglia di far sciogliere bene i lieviti sul fondo della bottiglia roteandola per poi ridistribuire nel bicchiere.








mercoledì 1 gennaio 2014

2014

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